Angeli e Cabala
Una delle più ricche fonti di tradizione angelica proviene dalla tradizione mistica ebraica nota con il nome di Cabala. Secondo la demologia ebraica, prima di creare il mondo in cui viviamo Dio insegnò la Cabala agli angeli. Adamo fu il primo uomo a ricevere questo insegnamenti, che gli furono consegnati sotto forma di libro dell’arcangelo Raziel al momento della cacciata dall’Eden.
Gli insegnamenti della Cabala avrebbero dovuto consentire ad Adamo ed Eva, o quantomeno ai loro discendenti, di fare ritorno in paradiso. Si dice che il Libro di Raziel o Sepher Raziel fuil primo libro mai scritto e un ampio compendio dell’antica tradizione magica ebraica.
Gli insegnamenti della Cabala andarono perduti, ma furono consegnati al profeta Abramo, per poi essere persi di nuovo quando il popolo ebraico visse in Egitto ( secondo una tradizione, in realtà Abramo nascose il libro in una grotta). Dopo l’esodo dall’Egitto, Mosè ricevette questi insegnamenti quando scalò la montagna per incontrare Dio.
Cabala è una parola ebraica che significa “ricevere la saggezza” e indica una tradizione trasmessa oralmente. Non esiste un singolo libro chiamato Cabala quanto piuttosto un corpus di informazioni. All’interno della Cabala esistono due testi originali: lo Zohar, il “Libro dello Splendore”, e il Schifer Yetzirah, il “Libro della Formazione”. La leggenda attribuisce quest’ultimo a Melchizedek un re-sacerdote di Salem (antico nome di Gerusalemme), che fu dato in forma di rivelazione ad Abramo, padre delle nazione ebraica. La struttura dell’esistenza così come viene descritta dai cabalisti mostra le fasi logiche discendenti attraverso le quali Dio portò in essere il suo originario schema divino. La parola Cabala viene scritta in svariati modi, che corrispondono ai vari periodi e alle diverse tradizioni storiche.
L’espressione “Albero della Vita” si diffuse nel medioevo. Quasi tutte le tradizioni spirituali hanno una storia della “ creazione” nella quale un potere di un’altra dimensione crea l’Universo. La Cabala non fa eccezione: Dio, la Presenza Divina, onnipotente, indefinibile e privo di forma, rivela il mondo dal nulla.